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luckyluchetto Rispondi citando
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MessaggioInviato: Luned� 10 Marzo 2003, 10:44:56    Oggetto:
 
Eh eh Naomi, quella mail te l'ho mandata io! Mah, nn so fino a ke punto possa servire sta cosa, ma in fondo si pu� tentare, a noi nn costa nulla. Io ci provo...
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883naomi883 Rispondi citando
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MessaggioInviato: Luned� 10 Marzo 2003, 16:48:00    Oggetto:
 
fabio: xche ce devi sempre smonta cosi' Laughing Laughing
e facce crede a qualche cavolata ogni tanto!!! Wink Wink
Le avete viste le iene ieri?
Sarebbe una fissa se mettessero in commercio quella macchina!!
100 km con 3 litri di benza!!!!
Cosi' si che si risparmierebbe!!!!!

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Fabio Rispondi citando
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MessaggioInviato: Luned� 10 Marzo 2003, 19:03:09    Oggetto:
 
883naomi883 ha scritto:
fabio: xche ce devi sempre smonta cosi' Laughing Laughing
e facce crede a qualche cavolata ogni tanto!!! Wink Wink

Beh non mi sembra giusto far circolare messaggi che invitano a boicottare (peraltro senza particolari motivi) un'azienda. Oltre ad essere illegale � anche immorale. Che ti ha fatto l'IP? Come ho gi� detto un conto � se si decide di boicottare ogni benzinaio sulla faccia della terra, e allora potrei essere d'accordo. Ma boicottare una sola azienda non pu� produrre nulla di buono. Fortunatamente la leggenda metropolitana (che, come gi� detto, � anche vecchia di un anno) non ha attratto molti adepti; altrimenti glielo andavi a spiegare tu al gestore di una pompa che deve mantenere moglie e due figli che non compravi pi� benzina da lui perch� ha la sfiga di aver scritto "IP" nell'insegna?
Cmq ti consiglio di leggere l'articolo di Paolo Attivissimo che ho linkato nel mio messaggio precedente per tutti i chiarimenti e delucidazioni sulla faccenda

883naomi883 ha scritto:
Le avete viste le iene ieri?
Sarebbe una fissa se mettessero in commercio quella macchina!!
100 km con 3 litri di benza!!!!
Cosi' si che si risparmierebbe!!!!!

Non seguo le iene... ma era la stessa che fece vedere Beppe Grillo qualche mese fa a striscia per caso?

Saluti
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Francuzzo Rispondi citando
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MessaggioInviato: Luned� 10 Marzo 2003, 21:39:28    Oggetto:
 
Fortunatamente l'argomento si riscalda: la benzina � una piaga enorme anche perch� troppe bocche ci mangiano (stato, compagnie, gestori, trasporti...) ma ora, con la scusa della guerra....SIAMO A POSTO Very Happy

Il brutto � che c'� uno scarica barile generale: chi dice che la colpa degli aumenti sia dovuta ai rincari delle materie prime (ricordate il gelo, hanno montato su un casino con aumenti folli di frutta/verdura), chi dice siano i commercianti....purtroppo, come sempre siamo sempre noi a rimetterci.

Siamo in balia di forze economiche incontrastabili: finch� decidiamo di vivere qui sar� difficile cambiare il sistema.

E poi nessuno � disposto a rinunciare a qualcosa anche se costa tanto vero??
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luckyluchetto Rispondi citando
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MessaggioInviato: Marted� 11 Marzo 2003, 07:43:41    Oggetto:
 
Francuzzino ha scritto:
E poi nessuno � disposto a rinunciare a qualcosa anche se costa tanto vero??


In effetti � cosi Franc�! Poi, specialmente x ci� ke riguarda la benzina, come si fa a rinunciare? Signifikerebbe nn andare + in giro in makkina, e ai giorni nostri mi sa ke � proprio impossibile. L'unica cosa ke si pu� fare � cercare d limitare l'utilizzo dell'automobile.
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883naomi883 Rispondi citando
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MessaggioInviato: Marted� 11 Marzo 2003, 14:30:06    Oggetto:
 
Fabio� ha scritto:
altrimenti glielo andavi a spiegare tu al gestore di una pompa che deve mantenere moglie e due figli che non compravi pi� benzina da lui perch� ha la sfiga di aver scritto "IP" nell'insegna?
Cmq ti consiglio di leggere l'articolo di Paolo Attivissimo che ho linkato nel mio messaggio precedente per tutti i chiarimenti e delucidazioni sulla faccenda

sono andata a leggere quella cosa, e ovviamente hai ragione, pero' caspiterina....e se io volevo crederci? Wink Rolling Eyes

X caso hai qualche parente che ha un distributore IP? Laughing Laughing



Citazione:
Non seguo le iene... ma era la stessa che fece vedere Beppe Grillo qualche mese fa a striscia per caso?

Saluti

Si � la stessa!
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Fabio Rispondi citando
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MessaggioInviato: Marted� 11 Marzo 2003, 15:46:55    Oggetto:
 
883naomi883 ha scritto:
sono andata a leggere quella cosa, e ovviamente hai ragione, pero' caspiterina....e se io volevo crederci? Wink Rolling Eyes

Beh se tutti ragionassero cos� saremo ancora convinti che la terra � piatta e al centro dell'universo Wink Wink
883naomi883 ha scritto:
X caso hai qualche parente che ha un distributore IP? Laughing Laughing

No, ma ho una camionata di azioni di ENI :p
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883naomi883 Rispondi citando
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MessaggioInviato: Marted� 11 Marzo 2003, 17:02:39    Oggetto:
 
Ma io credo ancora che la terra sia piatta e al centro dell'universo.....xche non � cosi'? Shocked Shocked

x quanto riguarda l' IP da come l'avevi messa, sembrava proprio che quella persona con moglie e 2 figli fossi te!!! Wink Wink

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Fabio Rispondi citando
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MessaggioInviato: Mercoled� 12 Marzo 2003, 07:39:01    Oggetto:
 
Ho appena ricevuto la newsletter del caro Paolo Attivissimo, sono in circolazione anche altre catene contro Esso e Shell. Ovviamente anche queste palesemente smentite da Attivissimo. Riporto il testo integrale della newsletter con il link alla pagina di approfondimento...

Citazione:

__2003.03.11-01. Antibufala: come ti risolvo il caro-benzina? Boicottando
Shell e Esso__

Sembra esserci un boom di catene di sant'Antonio riguardanti i prezzi di
benzina e petrolio; sar� l'effetto Iraq. La bufala di oggi riguarda in
particolare un appello che dichiara di provenire dalla Francia. "Siamo
venuti a sapere di un'azione comune per esercitare il nostro potere nei
confronti delle compagnie petrolifere: semplice e geniale! " inizia l'appello.

"I petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che
varia tra 0,95 e 1 euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far
loro scoprire che il prezzo conveniente � la met�.... La proposta � che, da
qui alla fine dell'anno, non si compri pi� benzina delle due pi� grosse
compagnie, SHELL e ESSO, che peraltro ormai formano una compagnia soltanto.
Se non venderanno pi� benzina, saranno obbligate a calare i prezzi. Se
queste due compagnie calano i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi."

L'appello si conclude con due perle di prima grandezza: "Inviate dunque
questo messaggio a dieci persone, chiedendo loro di fare altrettanto.
Abbiamo calcolato che, se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo
sensibilizzare circa 300 milioni di persone in otto giorni.". Pi� che
"sensibilizzare", direi "spammare", dato che l'idea di diffondere trecento
milioni di messaggi inutili � proprio tipica dello spamming pi� abietto.
"E' certo che, ad agire cos�, non abbiamo niente da perdere, non vi pare
?!" Certo, niente da perdere se non la faccia.

Il progetto proposto dall'appello, infatti, non sta in piedi. L'appello
dichiara di ambire a dimezzare il prezzo della benzina ("noi possiamo far
loro scoprire che il prezzo conveniente � la met�"), ma si scontra con un
piccolo particolare: perlomeno in Italia e in gran parte dei paesi europei,
il prezzo della benzina alla pompa � costituito per oltre la met� da tasse.
Di queste tasse non va nulla in tasca a "petrolieri e OPEC". Va tutto al
fisco.

Per la precisione, in Italia il prezzo della benzina � composto da prezzo
industriale (quello che va ai produttori), accisa e IVA al 20% (che vanno
al fisco). Secondo dati di febbraio 2003, citati da Il Nuovo del 5 febbraio
2003 (http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,169190,00.html) e
confermati da altri siti come
http://www.tecnici.it/indici/default.asp?nam=benzina, che dichiara "dati
forniti dal Ministero dell'Industria", quasi tre quarti di quello che si
paga al distributore va al Fisco.

Per dirla con Il Nuovo, i prezzi finali dei carburanti "sono infatti la
risultante del prezzo industriale a cui va aggiunta l'accisa e l'Iva al 20%
applicata sul totale delle prime due voci. Dunque, degli 1,095 euro che
arriva a costare agli automobilisti un litro di verde, solo 0,371 euro
circa sono legati all'effettivo costo del carburante. La parte rimanente,
pari a 0,724 euro, � invece costituita da tasse (0,542 euro il peso
dell'accisa e 0,1825 quello del'Iva)".

In altre parole, i produttori possono decidere di ridurre quei 37 eurocent
al litro; sulle altre voci non hanno modo di intervenire. Supponiamo,
giusto per ridere, che in un impeto di mirabile generosit�, magari scossi
da questo appello, i produttori decidano di lavorare gratis (e come loro i
loro dipendenti e i benzinai) e rinuncino completamente alla loro quota,
regalando benzina. La benzina scenderebbe da 109,5 eurocent a 72,4 eurocent
(ossia da 2120 a 1400 vecchie lire), ma di certo non si dimezzerebbe come
promette l'appello.

E' comprensibilmente difficile che i produttori di petrolio decidano di
rinunciare a tutti i loro ricavi: diventerebbe un tantinello difficile
pagare gli stipendi ai loro dipendenti. Ma chiss�, magari un appello del
genere potrebbe perlomeno indurli a ridurre la loro quota di ricavi.

Pu� darsi. Ma l'effetto della riduzione dei ricavi sul prezzo della benzina
sarebbe modesto. Per esempio, supponiamo che le societ� petrolifere, messe
sotto pressione dalla campagna promossa dall'appello, riducano del 20% i
propri ricavi. Sarebbe un risultato industrialmente ragguardevole, dato che
come qualsiasi azienda, le societ� petrolifere hanno alcuni costi di
produzione non comprimibili: stipendi e tasse, ammortamento degli impianti,
materie prime e materiali di consumo, eccetera.

Ho fatto due conti, e persino in un caso cos� improbabile, la riduzione
alla pompa ammonterebbe in totale a 9,5 eurocent. In altre parole,
quand'anche le societ� riducessero miracolosamente del 20% i propri ricavi
(sottolineo ricavi, non guadagni) senza schiattare, la benzina calerebbe
soltanto di 180 lire al litro. Meno del dieci per cento.

Insomma, questi appelli al boicottaggio selettivo dei distributori di
benzina sono rivolti al bersaglio sbagliato. E' il fisco, non l'OPEC, che
si mangia i tre quarti di quello che paghiamo alla pompa. Ma col fisco non
si pu� discutere e non si possono fare boicottaggi, per cui questi appelli
si sfogano prendendosela con chi invece c'entra poco: la classica sindrome
del "se la moglie ti rimprovera, dai un calcio al cane". Non andare a far
benzina presso una catena di distributori e farla invece in un'altra,
naturalmente, per il fisco non fa nessunissima differenza.

In realt� il modo per ridurre subito la spesa affrontata al distributore
c'�, e non richiede catene di sant'Antonio o improbabili boicottaggi. Basta
guidare un po' pi� piano e meno nervosamente, magari rispettando i limiti
di velocit� cittadini, visto che il ciclo urbano di continue brusche
accelerazioni e brusche frenate � quello che fa schizzare verso l'alto i
consumi. Rispettare i limiti di velocit�, inoltre, avrebbe anche il non
trascurabile effetto collaterale di ridurre il numero impressionante di
morti per incidenti stradali.

Novemila l'anno, in Italia. Pensateci.

L'indagine antibufala completa � a vostra disposizione presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/caro_benzina_idea_francese.htm

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883naomi883 Rispondi citando
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MessaggioInviato: Mercoled� 12 Marzo 2003, 11:35:51    Oggetto:
 
Ok, fabiuccio....abbiamo capito che era na' sola!!!!
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Francuzzo Rispondi citando
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MessaggioInviato: Mercoled� 12 Marzo 2003, 21:00:19    Oggetto:
 
Allora: QUestione RIproduzione/riproducibilit�: nonostante sia vietato fotocopiare o riprodurre in altro modo parti di testi o altro bene (credo che sia vietata la riproduzione in quantit� maggiore al 15% dell'intera opera), ci� regolarmente accade.

Perch� allora non diminuire i costi dei libri?

Anzi perch� non RISTAMPARE apposta in nuove edizioni i libri per poter vendere + copie e evitere la fotocopiatrice? Evil or Very Mad

Per l'acquisto libri e materiale scolastico parte un patrimonio....
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luckyluchetto Rispondi citando
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MessaggioInviato: Gioved� 13 Marzo 2003, 08:30:37    Oggetto:
 
Io nn frequento l'universit�, x� so ke i libri costano tantissimo, quindi mi sembra ovvio ke si ricorra alla fotocopiatrice. In effetti davvero nn capisco, � vietato fotocopiare interamente un libro, x� i costi nn diminuiscono. Lo stesso discorso vale x il cd, si cerca d combattere la pirateria, ma alla fine il costo dei cd rimane invariato(ed � altissimo), e nn si cerca d abbassarlo un p�.
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Lu...

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Francuzzo Rispondi citando
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MessaggioInviato: Sabato 15 Marzo 2003, 20:20:33    Oggetto:
 
luckyluchetto ha scritto:
...lo stesso discorso vale x il cd...


Si, in effetti hai ragione, ma credo ci siano molti pi� beni e servizi che hanno un prezzo spropositato come ad es............. TUTTO!
Nulla � diminuito, nonostante le assurde cifre dell'ISTAT. L'aumento inflazionistico ragionevolmente si situa tra il 10% e 20%, non certo a numeri inferiori come vorrebbero farci credere. E' un salasso generale e incontrastabile.

Chi vivr�, vedr�!

Fra
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883naomi883 Rispondi citando
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MessaggioInviato: Mercoled� 09 Aprile 2003, 15:19:49    Oggetto:
 
Non si vive +!!!
Raga, � un suicidio....ma come cacchio se f�?
non si puo comprare + niente e anche se non compri i soldi svaniscono lo stesso!!!

La domanda che mi faccio tutti i giorni �: + che lavorare sempre di +, cosa possiamo fare contro tutto questo?

La risposta � sempre la stessa: niente! Continuiamo a lavorare lavorare lavorare, nella speranza che almeno possiamo comprare qualcosina in +!

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Francuzzo Rispondi citando
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MessaggioInviato: Mercoled� 09 Aprile 2003, 19:22:26    Oggetto:
 
Lo so 883Naomi, non � pi� possibile vivere. Ormai non si lavora per vivere ma si vive per lavorare e si lavora per consumare. Purtroppo la colpa � solo nostra, nessuno ci obbliga ma a noi va bene cos�.
Fino a quando per�??

ciao
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