La Buona Novella...

mpSuperFan Registrato: 26/11/02 19:29 Messaggi: 2288 Localitï¿½: Messina

ih quante volte mi ï¿½ capitato di nn sapere cosa comprare.. ogni anno.. ma questo nn solo x Natale... sempre.. anche x un compleanno!

Cmq in genere faccio regali utili... o che almeno spero siano cosï¿½!Cmq sempre cose che piacciono a me... che penso che alla persona in questione possono piacere! nn mi piacciono i regali stupidi tanto x farli!!!
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"Sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia, l'ultimo desiderio che la notte mi culla"

Musica

mpSuperFan Registrato: 26/11/02 19:29 Messaggi: 2288 Localitï¿½: Messina

Forse ï¿½ x questo che nn so cosa regalare... xchï¿½ li cerco col cuore!
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"Sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia, l'ultimo desiderio che la notte mi culla"

Musica

L'unica cosa ke m da fastidio del Natale ï¿½ ke si deve passare il pranzo natalizio cn tutti i parenti ke magari nn t hanno cagato x tutto l'anno!!!!!

Sn cose ke odio xkï¿½ le considero prese x il culo!!!!!!!!!!

Scusate la finezza
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Miss

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mpSuperFan Registrato: 26/11/02 19:29 Messaggi: 2655 Localitï¿½: Napoli

Sul fatto ke uno deve fare i regali quando se lo sente e nn solo a Natale concordo in pieno, anke io lo faccio! Xï¿½ dai...il Natale senza regali proprio nn si puï¿½ vedere!

Luca

Io i regali li faccio quando me li sento di farli....infatti nn li faccio a nessuno a Natale...solo ad Adry!! Agli altri lo farï¿½ quando avrï¿½ voglia e soprattutto quando avrï¿½ i danï¿½!!!
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CIAO CIAO

ANDR

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"Vorrei dirti, vorrei TI SENTO VIVERE in tutto quello che faccio e non faccio ci sei, mi sembra che tu sia qui sempre. Vorrei dirti vorrei TI SENTO VIVERE dovunque guardo ci sei tu, ogni discorso sempre tu, ogni momento io TI SENTO SEMPRE +!!!!"

mpSuperFan Registrato: 26/11/02 19:29 Messaggi: 2655 Localitï¿½: Napoli

Purtroppo Pam ormai ï¿½ cosi x qualsiasi festa, nn solo il Natale!

Luca

Staff Registrato: 26/11/02 19:29 Messaggi: 747 Localitï¿½: Milano / Italy

Non so se a qualcuno interessa... comunque...

Ieri ho visto lo videocassetta dello spettacolo di Claudio Bisio di cui vi parlavo.. non ï¿½ nulla di eccezionale (l'opera di De Andrï¿½ meritava di piï¿½ secondo me) ma non mi ï¿½ neanche dispiaciuto. Bisio poi mi ï¿½ sempre piaciuto e la sua comicitï¿½ non ha paragoni Wink

Insomma l'acquisto ï¿½ consigliato, ma non aspettatevi grandi cose Wink

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..:: Fabio ::..
<i>" Io mi dico ï¿½ stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati... "</i>

mpSuperFan Registrato: 26/11/02 19:29 Messaggi: 2288 Localitï¿½: Messina

Ragazzi fare xï¿½ a volte dei regali e ricevere un sorriso in cambio nn ha prezzo!!!

Ieri ho dato i regali di natale a dei bambini.. nn avete idea della felicitï¿½!

Uno (4 anni) ï¿½ stato dolcissimo.. gli ho dato il regalo.. la mamma gli ha detto<hai ringraziato?> e lui <a babbonatale devo ringraziare>!! Mamma che gioia in quella frase.. se ci penso resto ancora col sorriso sulle labbra x 20 minuti!! Very Happy

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"Sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia, l'ultimo desiderio che la notte mi culla"

Musica

Inviato: Giovedï¿½ 03 Aprile 2003, 19:36:11 Oggetto:

Visto che ï¿½ giunta anche la pasqua vogliamo proseguire "La buona novella" di De Andrï¿½? perchï¿½ no
Tanto siete sempre liberi di non leggere se volete Wink

(anche se non puï¿½ certo farvi male leggere questi testi...)

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MARIA NELLA BOTTEGA DI UN FALEGNAME

Maria:
Falegname col martello perchï¿½ fai den den ?
Con la pialla su quel legno perchï¿½ fai fren fren ?
Costruisic le stampelle per chi in guerra andï¿½ ?
Dalla Nubia sulle mani a casa ritornï¿½ ?

Il falegname:
Mio martello non colpisce, pialla mia non taglia
per foggiare gambe nuove
a chi le offrï¿½ in battaglia,
ma tre croci, due per chi disertï¿½ per rubare,
la piï¿½ grande per chi guerra insegnï¿½ a disertare

La gente:
Alle tempie addormentate di questa cittï¿½
pulsa il cuore di un martello quando smetterï¿½ ?
Falegname, su quel legno, quanti colpi ormai,
quanto ancora con la pialla lo assottiglierai ?

Maria:
Alle piaghe, alle ferite che sul legno fai,
falegname, su quei tagli manca il sangue ormai,
perchï¿½ spieghino da soli, con le loro voci,
quali volti sbiancheranno sopra le tue croci

Il falegname:
Questi ceppi che han portato
perchï¿½ il mio sudore
li trasformi nell'immagine di tre dolori
vedran lacrime di Dimaco e di Tito al ciglio
il piï¿½ grande che tu guardi abbraccerï¿½ tuo figlio

La gente:
Dalla strada alla montagna sale il tuo den den
ogni valle di Giordania impara il tuo fren fren,
qualche gruppo di dolore
muove il passo inquieto,
altri aspettan di far bere a quelle seti aceto.

<hr>
VIA DELLA CROCE

"Poterti smembrare coi denti e le mani,
sapere i tuoi occhi bevuti dai cani,
di morire in croce puoi essere grato
a un brav'uomo di nome Pilato"
Ben piï¿½ della morte che oggi ti vuole,
ti uccide il veleno di queste parole:
le voci dei padri di quei neonati,
da Erode, per te, trucidati.
Nel lugubre scherno degli abiti nuovi
misurano a gocce il dolore che provi:
trent'anni hanno atteso, col fegato in mano,
i rantoli d'un ciarlatano

Si muovono curve, le vedove in testa,
per loro non ï¿½ un pomeriggio di festa
si serran le vesti sugli occhi e sul cuore
ma filtra dai veli il dolore:
fedeli umiliate da un credo inumano
che le volle schiave giï¿½ prima di Abramo,
con riconoscenza ora soffron la pena
di chi perdonï¿½ a Maddalena,
di chi con un gesto soltanto fraterno
una nuova indulgenza insegnï¿½ al padreterno,
e guardano in alto, trafitti dal sole,
gli spasimi d'un redentore

Confusi alla folla ti seguono muti,
sgomenti al pensiero che tu li saluti:
- A redimere il mondo - gli serve pensare,
il tuo sangue puï¿½ certo bastare.
La semineranno per mare e per terra
tra boschi e cittï¿½ la tua buona novella,
ma questo domani, con fede migliore,
stasere ï¿½ piï¿½ forte il terrore.
Nessuno di loro ti grida un addio
per esser scoperto cugino di Dio:
gli apostoli han chiuso le gole alla voce,
fratello che sanguini in croce
Han volti distesi, giï¿½ inclini al perdono,
ormai che han veduto il tuo sangue di uomo
fregiarti le membra di rivoli viola,
incapace di nuocere ancora.
Il potere, vestito d'umana sembianza,
ormai ti considera morto abbastanza
e giï¿½ volge lo sguardo a spiar le intenzioni
degli umili, degli straccioni.
Ma gli occhi dei poveri piangono altrove,
non sono venuti a esibire un dolore
che alla via della croce ha proibito l'ingresso
a chi ti ama come se stesso.

Son pallidi al volto, scavati al torace,
non hanno la faccia di chi si compiace
dei gesti che ormai ti propone il dolore,
eppure hanno un posto d'onore.
Non hanno negli occhi scintille di pena,
non sono stupiti a vederti la schiena
piegata dal legno che a stento trascini,
eppure ti stanno vicini.
Perdonali se non ti lasciano solo,
se sanno morire sulla croce anche loro,
a piangerli sotto non han che le madri,
in fondo, son solo due ladri.

<hr>
TRE MADRI

Madre di Tito:
Tito, non sei figlio di Dio
ma c'ï¿½ chi muore nel dirti addio

Madre di Dimaco:
Dimaco, ignori chi fu tuo padre,
ma piï¿½ di te muore tua madre

Le due madri:
Con troppe lacrime piangi, Maria
solo l'immagine di un'agonia
sai che alla vita, nel terzo giorno,
il figlio tuo farï¿½ ritorno
lascia a noi piangere, un po' piï¿½ forte,
chi non risorgerï¿½ piï¿½ dalla morte.

Madre di Gesï¿½:
Piango di lui ciï¿½ che mi ï¿½ tolto,
le braccia magre, la fronte, il volto,
ogni sua vita che vive ancora,
che vedo spegnersi ora per ora.
Figlio nel sangue, figlio nel cuore,
e chi ti chiama - nostro Signore -
nella fatica del tuo sorriso
cerca un ritaglio di Paradiso.

Per me sei figlio, vita morente,
ti porto cieco questo mio ventre,
come nel grembo, e adesso in croce,
ti chiama amore questa mia voce.
Non fossi stato figlio di Dio,
t'avrei ancora per figlio mio.

Non fossi stato figlio di Dio,
t'avrei ancora per figlio mio.

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IL TESTAMENTO DI TITO

"Non avrai altro Dio all'infuori di me"
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male
credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male

"Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano"
con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco,
forse era troppo occupato,
e non ascoltï¿½ il mio nome dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano,
davvero lo nominai invano

"Onora il padre, onora la madre"
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perchï¿½ le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermï¿½ il cuore
non ho provato dolore
quando a mio padre si fermï¿½ il cuore
non ho provato dolore

"Ricorda di santificare le feste"
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali

Il quinto dice:"Non devi rubare"
e forse io l'ho rispettato
vuotando in silenzio, le tasche giï¿½ gonfie
di quelli che avevan rubato:
ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio
Ma io, senza legge, rubai in nome mio
quegli altri, nel nome di Dio

"Non commettere atti che non siano puri"
cioï¿½ non disperdere il seme
Feconda una donna ogni volta che l'ami
cosï¿½ sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame
io forse ho confuso il piacere e l'amore
ma non ho creato dolore

Il settimo dice:"Non ammazzare"
se del cielo vuoi essere degno
guardatela oggi questa legge di Dio
tre volte inchiodata nel legno:
guardate la fine di quel Nazareno,
e un ladro non muore di meno
guardate la fine di quel Nazareno,
e un ladro non muore di meno

"Non dire falsa testimonianza"
e aiutali a uccidere un uomo
lo sanno a memoria il diritto divino,
ma scordano sempre il perdono:
ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore
ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore

"Non desiderare la roba degli altri,
non desiderarne la sposa"
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri giï¿½ caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non ï¿½ giï¿½ finita
stasera vi invidio la vita

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di lï¿½ delle dune
a violentare altre notti:
io, nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietï¿½ che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore.
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..:: Fabio ::..
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